L'idilio interrotto.

Ugo Maria Olivieri

L'idilio interrotto.

Forma-Romanzo e "Generi intercalari" in Ippolito Nievo

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 192

ISBN: 9788846434449

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 291.19

Disponibilità: Discreta

I generi al confine tra letteratura e discorso quotidiano - dalla novella all'articolo giornalistico, dalla lettera al diario -, generi che M. Bachtin ha definito "generi intercalari", compaiono nella struttura del romanzo ottocentesco per mimare la rappresentazione dei linguaggi della realtà. Indizi di un'interdiscorsività "attiva", apparizione dell'incompiutezza del presente di fronte all'aspirazione del romanziere a narrare la totalità del reale, i "generi intercalari" costituiscono anche un vero e proprio avantesto della forma-romanzo.

Così i tentativi di romanzo della contemporaneità di Borsieri e del gruppo del "Conciliatore", la scrittura giornalistica e novellistica di Nievo - analizzati nel saggio - rappresentano altrettante tappe della fondazione del canone romanzesco. Esiliato dalle proprie radici "naturali", costretto a confrontarsi con una Storia talora incomprensibile, l'eroe ottocentesco appare spesso diviso tra la ricerca della felicità e una vocazione alla libertà. Mettere in forma quest'idillio interrotto, trovare le scritture per rappresentarlo è il compito che si propone il romanzo, canone "aperto" in alternativa al canone "alto" e sublime della tradizione poetica italiana.

L'attenzione storiografica ai contesti intellettuali e l'indagine filologica ai luoghi e alle fonti di elaborazione del genere, presenti nel saggio, sono quindi funzionali a un problema di teoria letteraria: descrivere e interpretare il passaggio dalla forma conchiusa e armonica del romanzo idillico settecentesco a quella programmaticamente "spuria" e incompiuta del romanzo di formazione ottocentesco.

Ugo M. Olivieri è ricercatore di Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Filologia Moderna dell'Università di Napoli. Ha, tra l'altro, pubblicato: Change un laboratorio del '900 (Liguori, Napoli, 1986); Narrare avanti il reale. Le "Confessioni di un italiano" e la forma romanzo nell'Ottocento (Angeli, Milano, 1990) e numerosi saggi in riviste tra le quali "Intersezioni", "Lingua e stile", "Allegoria" e vari contributi in volumi collettanei. Ha curato i volumi: L. Pirandello, Uno nessuno e centomila (Feltrinelli, Milano, 1993); E. De La Boetie, Discorso sulla servitù volontaria (La Rosa, Torino, 1995); I. Nievo, Scritti giornalistici (Palermo, Sellerio, 1996); Il fantastico e il visibile. Atti della giornata di studi: "L'itinerario di I. Calvino dal neorealismo alle Lezioni americane" (Dante & Descartes, Napoli, 2000). Collabora con recensioni a "Il Manifesto" e "L'indice dei libri".


Il genere romanzo e i generi "intercalari"
Avantesti e contesti: la scrittura giornalistica e il romanzo
Dalla Gazzetta alla rivista: la scrittura giornalistica e il romanzo
(Sterne e l'umorismo nei periodici letterari di metà Ottocento; Un giornalista felice e sconosciuto: gli scritti giornalistici di I. Nievo; Note sull'epistolario nieviano)
Il racconto breve e la forma romanzo
(La novella e il genere dell'idillio; La fola rusticale e la ciarla: generi e stili della scrittura rusticale nieviana; Intertestualità e riscrittura del genere rusticale: Ippolito Nievo collaboratore de "La Lucciola" di Mantova)
Il genere romanzo e il canone "alto" della letteratura italiana
(P. Borsieri e il romanzo d'area lombarda nella prima metà dell'Ottocento; La goccia e la pioggia. "Le Confessioni" e il canone dell'identità nazionale; La perla della coscienza Pisana e le altre; L'arte della disillusione; Nievo nel romanzo dell'Otto-Novecento (Italo Calvino e altri))

Collana: Critica letteraria e linguistica

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

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